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Voto Disco9
9Overall Score

Data di uscita: 9 luglio 2021

Etichetta: Futura Dischi

Una nuova promettente stella nel sempre più ricco firmamento del soul italiano; in un’estate musicale decisamente povera musicalmente parlando si distingue e non poco “Favole, l’EP di Gabriele Troisi pubblicato il 9 luglio 2021 per Futura Dischi.

Stiamo parlando di un meraviglioso ibrido: all’interno della sua artisticità troviamo infatti palesi riferimenti a cantautori del calibro di Gino Paoli e Lucio Battisti, ma anche cellule primordiali meramente beatlesiane e la lezione del nu soul che ha fatto scuola negli ultimi anni, come quella di Chet Faker o JMSN. Se a questo aggiungiamo un tipo di scrittura che riesce a seguire le tendenze semplici del momento senza risultare estremamente facilona ci rendiamo conto dell’incredibile potenziale di questo artista, già noto per aver partecipato alle battute iniziali di X Factor 13 senza però avere la possibilità di accedere ai Live, esattamente la stessa sorte di Sissi, altra fuoriclasse incredibilmente tagliata fuori nella stessa edizione.

Il nuovo progetto discografico del musicista è un lavoro piccolo, raccolto, ma non per questo poco profondo: più di altri colleghi coevi infatti Troisi riesce a far capire all’ascoltatore in poco più di venti minuti tutto il suo universo e la sua poetica. Un fatto non banale. “Nonsense“, l’episodio inaugurale, si fa spazio ad esempio per la sua trama ardita e particolare; “Lumache” brilla per bellezza melodica, adatta a far scoprire tutte le colorature del Nostro.

Delle sfumature più pop accompagnano invece l’accattivante title track, passaggio che precede il pianoforte portante di “Persa“; ritorna quindi una melodia morbida ma a tinte forti in “Tuledo“, pezzo che lascia poi spazio alla coda strumentale a tutto piano.

Non serve altro dunque per intuire la cifra stilistica di un cantante con la C maiuscola che, ne siamo sicuri, in un lasso di tempo brevissimo riuscirà a conquistare una platea di pubblico sempre più ampia. D’altronde Gabriele si trova al posto giusto nel momento giusto: la recente riscoperta del soul nostrano, avvenuta grazie alle intuizioni di Ghemon, all’exploit di Mahmood, alla scoperta di Venerus, al sempre più consistente impatto di Frah Quintale, al successo sanremese di Folcast e Davide Shorty oltre che all’ultimissima e fortunata reunion dei Sottotono, sta finalmente raccogliendo dopo tantissimi anni ciò che ha seminato nel tempo, aprendo la porta al talento. Quello vero, come questo. Un motivo in più per esultare.

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