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Sanremo 2024: scomodare gli insider per le liste è inutile. Tutti i big sono in lizza

Manca poco al 3 dicembre. Questa domenica, il conduttore e Direttore Artistico Amadeus durante l’edizione delle 13:30 del TG1 svelerà finalmente il cast dei 23 Big che prenderanno parte al Festival di Sanremo 2024 (a cui si aggiungeranno i tre vincitori di Sanremo Giovani che si giocheranno il posto nella Finale del 19 dicembre). Un annuncio che decreterà la parola fine sulle tante liste e pseudo indiscrezioni partorite nelle scorse settimane dalla stampa specializzata, quest’anno inutili più che mai.

Inutili perché oggi è probabilmente più ostico cercare di stilare un elenco di chi non ha presentato una canzone da proporre piuttosto che il contrario. A confermarlo è stato lo stesso anchorman in occasione della Milano Music Week: in un panel dedicato alla kermesse, Ama ha dichiarato di aver ricevuto e ascoltato (povero lui) circa 400 brani. Numeri clamorosi, in quanto fanno riferimento esclusivamente alla categoria Big, dunque ad artisti che, da regolamento, hanno soddisfatto i requisiti (non semplici) per poter accedere all’Ariston dalla porta principale.

Con la rivoluzione della musica liquida, abbinata alle intuizioni di Claudio Baglioni poi esaltate al massimo possibile da Amadeus, il Festival si è trasformato da evento da ultima spiaggia a credibile occasione di lancio, rilancio o consolidamento. Un vero spartiacque per il mercato discografico italiano, l’unico insieme al periodo estivo.

Così come per i (potenziali) tormentoni Sanremo è diventato per tutti – quasi nessuno escluso – una rassegna da sfruttare per molteplici ragioni. C’è chi è appena esploso e ha voglia di sbarcare il lunario, chi è già sulla luna e vuole rimanerci, chi ha un passato di palazzetti ma sta vivendo un momento di calo, chi vuole fare il grande passo verso il mainstream dopo anni di successi nel sottobosco. Rimangono fuori pochi, pochissimi, profili, difficili da identificare. A dimostrazione di quanto detto basta leggere alcune interviste: se fino a pochi anni fa alla classica domanda sanremese una determinata categoria di artisti rispondeva con un secco “giammai”, oggi l’argomento viene preso molto più alla lontana, con nessuna affermazione categorica.

Per questo motivo appare dunque quanto meno buffo proporre una fantomatica lista di nomi, scomodando nel caso anche rapporti (più o meno fittizi) con addetti ai lavori, talpe o spie. Anche perché, a meno che non si abbia in saccoccia un duetto impossibile da pronosticare (citofonare l’accoppiata Highsnob e Hu), qualsiasi artista si scriva, si cade sempre in piedi.

Ci proviamo pure noi? Ok, lo facciamo senza alcun tipo di rumors o di dialogo con gli insider, ma solo usando la logica: a Sanremo 2024 non può non esserci Angelina Mango, pronta a capitalizzare il successo costruito con grande maestria dopo la partecipazione ad Amici, così come è molto probabile la presenza dei The Kolors, dominatori della scorsa estate, e di Annalisa, letteralmente l’artista del momento. Potremmo anche tranquillamente giocarci la carta Alessandra Amoroso, che potrebbe fare capolino all’Ariston seguendo l’esempio di Emma, così come non è difficile ipotizzare nomi d’élite come Biagio Antonacci e Gianna Nannini, per motivi diversi entrambi bisognosi di un palcoscenico del genere. Non stupirebbe poi la presenza dei Negramaro, probabilmente dentro a quasi dieci anni dall’esordio di Mentre tutto scorre (una controparte potrebbero essere i Subsonica, tra poco fuori con il nuovo lavoro). Dal Tik Tok potrebbe arrivare poi Alfa, cantante che senza una major si è fatto spazio con Bellissimissima. Occhio anche alla papabile tassa Mare fuori con Paolillo (o altri).

Lato rap e urban, beh: chi ha venduto più dischi nel 2023? Geolier e Tedua. Uno dei due sarà dentro (o magari entrambi, chissà), insieme a Bresh, reduce dal boom definitivo, e probabilmente ad Anna, la rapper di punta (ci starebbero anche Baby Gang e Shiva, al momento però al gabbio). Potrebbe anche finire nel calderone Rose Villain, già sul palco quest’anno a fianco di Rosa Chemical, così come Ghali o Massimo Pericolo, appena usciti con un nuovo album: per il primo sarebbe un tentativo alla disperata alla fine di un percorso discografico in declino, il secondo potrebbe rappresentare in pieno la quota polemica con tutte le controversie del caso legate a testi misogini e bla bla bla (a proposito: perché non considerare anche un Emis Killa?) .

Da capire poi se il Direttore Artistico vorrà giocarsi ancora un nome come Achille Lauro, reduce da un singolo interessante, o reinvestire su Mahmood, trionfatore nel 2019 e nel 2022. Cogliamo anche i segnali: Naska, esponente di un genere pop punk non particolarmente conosciuto al grande pubblico, ha annunciato un live al Forum di Assago in programma tra più di un anno (7 dicembre 2024). Che sia una scelta scaturita da un ipotetico boost sanremese?

Per la legge dai grandi numeri non dovremmo meravigliarci se all’interno del roster ci sarà uno dei capisaldi dell’itpop (Gazzelle, Carl Brave, Calcutta). Nella terra di mezzo ci sarà spazio poi ai soliti Ermal Meta, Gabbani, Moro, pronti a coprire quella fetta di target mancante, tra cui rientra anche il trio opera pop Il Volo (nome dato per certo dal trittico Laffranchi-Dondoni-Giordano). C’è poi l’imbarazzo della scelta per tutti quegli artisti già con un seguito pronti a consolidare la propria posizione: ci sarebbe ad esempio un gran bisogno di Diodato, trionfatore nel 2020, oltre che de La Rappresentante Di Lista (che da tempo al lavoro su nuovo materiale). Ipotizziamo, cogliendo la serata celebrativa in programma a Roma questa estate, anche una combo di Silvestri-Fabi-Gazzè. Il presentatore ha poi un conto in sospeso con il rock italiano, per cui si attendono risposte anche in questo versante.

Mancano poi le carte vintage che, nella gestione Amadeus, spesso vengono scelte anche in base alla potenzialità memetica: si parla di artisti ed artiste navigate che non si fanno certo problemi a spararla grossissima almeno una volta nel corso delle cinque serate facendo impazzire il Twitter (adesso X): pensiamo a Marcella Bella, Albano, Patty Pravo ma anche i Jalisse, questi ultimi per la 400000 volta in lizza pronti a fare pace con il Direttore Artistico dopo più di vent’ann di bocciature. Domenica vediamo quanti ne abbiamo presi.

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