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Deleted Soul, elogio del Do Minore

I Deleted Soul ci svelano l’ingrediente che sta alla base della loro ricerca sonora. Parliamo del collettivo capitanato da Alberto Tucci, in arte Tuzzy, storico produttore di dub music e mente di Elastica Records, che nel corso degli anni ha visto la collaborazione di musicisti provenienti da tutto il mondo. Lo scorso 16 aprile è uscito il nuovo singolo Le mirage du passage.

Più che una semplice canzone un vero e proprio “viaggio sonoro ipnotico” in cui i generi si fondono tra loro portando l’ascoltatore a spasso in una sorta di mondo parallelo pieno di fascino e mistero. In Le mirage du passage troviamo elementi di house, tracce di dub, e tante sfumature diverse più o meno definibili, confezionate alla perfezione da un lavoro certosino sulla produzione, vero e proprio marchio di fabbrica dei Deleted Soul.

Perché prima di tutto è di questo che parliamo: un collettivo composto da musicisti veri, con esperienze decennali maturate in progetti importantissimi, che si sono ritrovati negli studi di Elastica, immersi nelle campagne del Chianti, a registrare nuovi brani.
Affascinati dal loro percorso e curiosi di scoprire l’ingrediente che permette alla loro musica di emanare così tanta spiritualità, gli abbiamo chiesto di condividere con noi parte del loro enorme bagaglio tecnico musicale e di parlarci di quei suoni che secondo loro sono in grado di rapire l’ascoltatore.
Ed è così che Tuzzy ci ha aperto un mondo sul Do minore, una tonalità tutta particolare (già luogo dell’introspezione secondo Mozart) che sta alla base della ricerca musicale dei Deleted Soul.

Queste le sue parole.

Una mia personale ricerca nelle ultime produzioni di Deleted Soul è un approfondimento estremo sul Do minore come accordo portante della musica elettronica. Pensiamo alle variabili di ritmo e di melodie che un dj si trova di fronte quando mixa due brani. Parte dal master tempo (intendo l’inizio della canzone con solo la parte ritmica che il dj usa per mettere a tempo i due dischi e creare il mixaggio). Quando poi entra la melodia si apre un mondo, un mondo sensoriale, ma anche un mondo di problemi e stonature.
L’idea di approfondire l’accordo Do minore, con tutte le sfumature armoniche e notali, ci ha permesso una ricerca sonora diretta ed efficace. Chiaramente poi produciamo musica su altre tonalità, ma il mantra rimane sempre: “insistiamo sul Do minore”.
L’esperimento valuta il fatto che la composizione non è costituita solo da cambi di melodia e virtuosismi, ma dall’efficacia dell’immaginario sonoro, del tocco artistico e dell’interpretazione con la sua passione.
Gli approfondimenti sulla musicoterapia ci convincono che questa è realtà: la spinta artistica è una trasposizione in musica di ciò che ci circonda. Quindi non solo le melodie dell’ambiente, ma anche i rumori delle metropoli, insomma, i rumori in una interpretazione del nostro contemporaneo. Da qui nasce l’ ”elogio al do minore” dei Deleted Soul.

Cover di Le mirage du passage

Ora che ne sappiamo un po’ di più, non ci resta che riascoltare ancora una volta Le mirage du passage, in attesa di scoprire i prossimi viaggi che ci faranno fare i Deleted Soul.

Credits Photo: Tommaso Scala

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