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Recensioni

The Kinks: The Journey – Part 1

Voto disco:9
9Overall Score

Data di uscita: 24 marzo 2023
Etichetta: BMG

I leggendari Kinks, formatisi ben 60 anni fa oltremanica, nel 2023 tornano sulle scene con una raccolta atta a celebrare proprio i 60 anni della band. “The Journey – Part 1” arriva fino a brani composti nel 1974, andando a coprire così i primi 10/11 anni della loro memorabile carriera. In totale in scaletta i pezzi inseriti sono ben 36 e sono stati selezionati per la prima volta personalmente da Ray, Dave e Mick, secondo temi ispirati dalle loro esperienze comuni vissute band a partire dal 1963. Nel corso dell’anno verrà pubblicata la seconda parte della raccolta e questa doppia raccolta è inserita in una serie di eventi e celebrazioni che dureranno ben 2 anni e si concluderanno nel 2024.

Non si può non partire dal super classico “You really got me”, che apre la scaletta. Puro rock’n’roll anni 60, esattamente come la successiva “All day and all of the night”, brani brevi, incisivi e graffianti con le chitarre protagoniste per tutta la durata dei pezzi. “Tired of waiting for you” è il primo episodio in cui si riesce a tirare il fiato e respirare un po’ di relax puramente british, cosa che accade anche con la meravigliosa e celeberrima “Stop your sobbing”, ballad tipicamente Kinks che nulla ha da invidiare a Beatles e Beach Boys, per rimanere in tema di decennio ‘60/’70.

Raramente si trovano brani che raggiungono i 3 minuti di durata. Proprio per questo la lunghezza della scaletta non risulta pesante ma scivola via che è un piacere, anche e soprattutto per la qualità del contenuto. L’ascoltatore nemmeno se ne rende conto e già si trova ad ascoltare la clamorosa “Celluloid Heroes”, che dura ben 6 minuti e rappresenta uno dei punti più alti nella tracklist. Ballad minimale ed estremamente emozionante, dopo la quale mancano appena 3 brani, tra cui “Shangri-La”, psichedelia all’ennesima potenza, ascoltando la quale ad occhi chiusi si può terminare alla perfezione questa prima parte di un viaggio lungo ma per nulla estenuante ma piacevole e coinvolgente.

I fratelli Ray e Dave Davies con l’amico Pete Quaife, a cui si è poi aggiunto Mick Avory all’inizio del 1964, sono i fondatori della band che si è poi storicamente affermata come uno dei gruppi che ha definito col suo sound e la sua grinta la musica degli anni ’60.

Se questa è la qualità della prima parte del viaggio, non vediamo l’ora di ascoltare il secondo e conclusivo capitolo.

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