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Voto disco:7.5
7.5Overall Score

Data di uscita: 22 ottobre 2021
Etichetta: Sussidiaria

Sacrobosco, sempre per Sussidiaria, pochi mesi dopo “Both Sides Of The Sky“, ha pubblicato “Flamethrower”, EP di tre brani appartenenti alle stesse sessioni del disco uscito ad aprile scorso. Per ragioni essenzialmente di minutaggio (la durata media è di 8 minuti a brano) Giacomo Giunchedi, il vero nome sotto il quale si cela l’alter ego Sacrobosco, ha deciso di lasciare questi brani fuori dal disco principale, preferendo la realizzazione di un EP apposito in cui ci si poteva concentrare esclusivamente sull’ascolto di questi 24 minuti.

La title-track “Flamethrower” è uno dei primi brani ad essere stati concepiti e scritti dalla nascita del progetto Sacrobosco. Il ritmo è compassato, l’atmosfera è fondamentalmente ambient e l’ascolto in cuffia è il suo punto di forza. Basta chiudere gli occhi per essere condotti verso mondi che non ci appartengono, lontani ma ugualmente vicini grazie alle sette note. “Okyanus” dura quasi 10 minuti ed ha una struttura molto complessa e si può dividere in due capitoli, il primo minimal, lento e rilassante, il secondo più sperimentale e incalzante, che richiama da vicino i Radiohead di “Kid A”. Il tris è chiuso da “Drive”, il brano più recente dei tre ed è stato composto insieme alla compagna dell’autore, Giulia Bloom. L’episodio prende vita da un brano pop scritto nei primi anni 2000, rielaborato in chiave ipnotica e alienante.

C’è un po’ di tutto, Aphex Twin, Hammock, The Radio Dept., Chemical Brothers. Un piccolo calderone che dura come un episodio dei Griffin ed è ricco di ingredienti davvero buoni. Giustissima la decisione di inserire questi pezzi all’interno di un EP, la concentrazione dell’ascoltatore è maggiore e può apprezzare in pieno quanto emerge dalle casse in questi 3 episodi.

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