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I Podcast musicali che vi piacerà ascoltare

La radio del XXI secolo non è più quella che sentiamo in macchina e neanche quella che passa nei negozi. Nell’epoca delle playlist e contenuti on demand anche le forme nativamente radiofoniche hanno subito un’inevitabile evoluzione. Ora vivono all’interno delle piattaforme ed app dedicate (tra quali i giganti come Spotify, Apple Podcast o Audible ma anche i loro competitor meno famosi ma altrettanto validi come Spreaker oppure Overcast), nei nostri smartphone, tablet e computer, ascoltabili online ma anche scaricabili, nella stragrande maggioranza dei casi gratuitamente.

Non sorprende anche il fatto che proprio nel 2020, mentre abbiamo tutti perso le diottrie ma guadagnato gli occhi stanchi dagli schermi e riunioni di lavoro in smartworking gli ascolti dei contenuti audio on demand sono saliti alle stelle.

Figlio degli anni novanta e della popolarizzazione della connessione Internet e strumenti di produzione e montaggio digitale dei contenuti audio, il podcast è una conseguenza naturale dello sviluppo tecnologico ma anche della semplice caratteristica umana di voler avere tutto, subito e senza grandi fatiche.

Il termine stesso svela le due caratteristiche principali del fenomeno: il mezzo (pod- dagli iPod, i colpevoli della diffusione dei contenuti on demand nei primi anni 2000) e la natura della fruizione del contenuto (-cast dall’inglese to broadcast – trasmettere). Il termine stesso viene usato per la prima volta da Ben Hammersley in un articolo di The Guardian nel 2004. Poi ci hanno provato a trovare un nome più universale con un più commercialmente neutri e distaccati dal famoso dispositivo dell’azienda di Cupertino net cast o audioblogging ma a quanto pare senza successo.

Ora ormai il termine podcast vive la vita tutta sua, e non significa altro che contenuti audio su richiesta, di natura seriale, fruiti attraverso i nostri dispositivi.

Abbiamo un mezzo e quindi avremo anche il messaggio, o meglio, i messaggi. Qua ce n’è per tutti i gusti: attualità, cultura, scienza, true crime (proprio come l’inaugurato nel 2014 Serial che conquistando il pubblico americano ha contribuito alla popolarizzazione della forma)… Non c’è l’imprevedibilità della diretta ma c’è la comodità e l’imbarazzo della scelta. È anche un formato davvero democratico – da voce sia ai famosi che ai nomi completamente sconosciuti. Ci sono i toni ed i contenuti più leggeri ma anche quelli seri, finalmente anche loro non condannati all’esilio delle trasmissioni nelle ore più improbabili. Ormai il prime time lo decidiamo noi, ognuno per sé stesso, e se per me l’ora giusta per ascoltare un contenuto di valore sono le tre di notte mentre in radio passano solo le vecchie hit da Festivalbar, che le tre di notte siano.

Tra le varie piattaforme troviamo oggi ormai vasta selezione di podcast incentrati proprio sul mondo della musica. Come al solito, chi vuole buttarsi nell’ascolto dei contenuti in inglese troverà più varietà (che poi anche un po’ di pratica con le lingue non ha mai fatto male a nessuno, quindi, come avrebbero detto proprio gli inglesi, è proprio una situazione win-win, vantaggiosa per tutti) ma continuano a fiorire anche delle proposte interessanti nella nostra lingua materna (OK, forse non proprio la mia, ma insomma, avete capito). Tutti i podcast di cui parleremo in seguito sono facilmente reperibili gratuitamente tramite le principali piattaforme streaming.

🇮🇹

RDS – I Grandi della musica
Targato RDS, con puntate brevi che in stile radiofonico raccontano storie delle star italiane e internazionali. La velocità non proprio da relax ma sicuramente vi terrà svegli nel tragitto verso il lavoro o darà un po’ di carica durante una corsetta.

Sound Check. Il suono della musica
Podcast in formato talk-show, condotto da Gegè Telesforo, conduttore radiofonico della Radio 24. Ospiti e tematiche variegati, ma vista la mancanza dei titoli che descrivono le puntate: più per i curiosi e legati alla più classica dimensione della radio, meno per i pigri.

La musica tra le righe
Idea interessante e trasversale, in formato con più host (tra quali Valerio Corzani, Alberto Piccinini, Sara Guabello e Paola De Angelis della Radio Rai 3) che raccontano i libri tramite le loro colonne sonore. Si parla di nomi come Murakami, Philip K. Dick, Guillaume Musso, Jack Kerouac e tanti altri. Fermo a ottobre 2020, ma non perdiamo le speranze.

Chitarra da bar
Chiacchiere informali tra due chitarristi, David Carelse e Giuseppe GEP Filippone insieme ai loro ospiti. Si parla di chitarre ma anche dei soundtrack ed i temi come plagio o musica come mestiere. Ah, si parla anche di chitarre. Insomma, un podcast chitarra-centrico ma con vedute più ampie.

Spinnit
I due Francesco, Proto e Nardi, appassionati di musica, conducono un podcast molto soggettivo tra interviste ed analisi dei loro album preferiti. Tante scelte alternative ma senza senza forzature, non manca anche qualche nome più mainstream, come quello di Cristiano Godano dei Marlene Kunz. Su YouTube troverete anche le Spinnit Sessions, le performance live degli ospiti.

Casa Bertallot
Condotto dal dj e conduttore radiofonico Alessio Bertallo direttamente dalla sua casa milanese. Grande cultura musicale che spazia tra la musica elettronica, jazz, black music, nuovo suono italiano ed i grandi classici. Ha pure un’app tutta sua, Radio Casa Bertallot. Perfetto per un’esploratore in cerca della nuova musica.

🇬🇧

Song Exploder
Prodotto e condotto da Hrishikesh Hirway podcast in cui sono i musicisti stessi a dissezionare le loro canzoni. In ogni puntata di 20 minuti scopriamo la genesi di un brano (tra tanti: Father and Son di Yusuf / Cat Stevens, Everything I Wanted di Billie Eilish o Time to Pretend degli MGMT). E se vi piace siete fortunati – Song Exploder esce dal 2014 e per oggi conta quasi 220 puntate.

All Songs Considered
Il progetto di Bob Boilen e Robin Hilton della National Public Radio che si autoproclamano dei nerd di musica. Si parla degli emergenti, ma anche delle icone. Puntate divise in sezioni come best music e new music che trattano sia gli artisti emergenti che la nuova musica uscita dagli studi degli già affermati). Accomagnato da un progetto parallelo Tiny Desk Concerts nel quale gli ospiti suonano proprio alla scrivania di Boilen nel suo ufficio della NPR (tra tanti Lizzo, Adele ma anche The XX, Mac Miller o Wu-Tang Clan).

Broken Record
Interviste condotte da produttore Rick Rubin, scrittore Malcolm Gladwell ed ex editore di New York Times Bruce Headlam che ispirati alle note d’accompagnamento delle tasche dei vinili o libretti che accompagnano i CD parlano delle della vita e dell’ispirazione con gli artisti come Lenny Kravitz, James Blake, Pharell Williams o Eminem.

Hit Parade | Music History and Music Trivia
Chris Molanphy – analista delle classifiche pop – fa quel che sa fare meglio – analizza le canzoni diventate numero uno e spiega il loro successo. Approccio analitico + grande capacità di storytelling. Tanti temi interessanti come le hit post mortem che hanno simbolicamente riportato in vita artisti come John Lennon e Prince o tormentoni natalizi come All I Want for Christmas is You.

Popcast
Jon Caramaica, critico di The New York Times insieme agli ospiti si occupa della critica della musica pop contemporanea, notizie e trend. Discute le attualità come la recente faccenda legale di Britney Spears, influenza dei social media nel mondo della musica, fenomeno dei documentari musicali ma anche il futuro di musica pop e consigli della musica da ascoltare nei tempi di crisi.

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