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Siamo nel 2021 e sembra che l’industria musicale abbia ancora dei problemi con le donne. Problemi probabilmente legati a un qualcosa che va oltre il circuito musicale in sé (ma non sono una politica né una sociologa, e dunque qui mi fermo). Eppure è la triste verità, i nostri amici maschietti sono sempre quelli più privilegiati. Ma ma ma, non tutto è perduto e ci sono dei piccoli segnali di speranza.
Negli ultimi tempi abbiamo modificato i nostri ascolti, le nostre playlist, abbiamo concesso a tanti artisti di fare quel salto più lungo della gamba, senza farli passare dalla gavetta ma spingendoli direttamente sul palco di un palazzetto o addirittura dell’Ariston. Questo è già un bel cambiamento che interessa non solo il genere musicale ma ha anche un certo peso sulla bilancia della popolarità. E nonostante le donne siano ancora in minoranza, le giovani artiste di oggi hanno trovato un modo ingegnoso per farsi a loro volta spazio. Un passaporto con scritto: grinta e originalità.

Dimenticatevi però la grinta di cantautrici come Elisa, Giorgia, Gianna Nannini, Carmen Consoli, che abbiamo voluto bene e che nessuno ce le tocchi. Adesso però gira tutta un’altra musica in Italia. Ho deciso quindi di dedicare qualche parola di incoraggiamento a queste piccole grandi artiste che le hanno tirate fuori. E mi auguro ne arrivino tante altre in massa…

Madame. Un’emergente non emergente. Nel senso che è già emersa e anche molto bene. La verità è che a soli 19 anni Madame ha già fatto tutto. È un artista a 360 gradi e in continua evoluzione. La sua voce malinconica ma incisiva ci crea dipendenza. Esatto, siamo drogati/e della Madame. Ma non esiste un centro per disintossicazione da musicisti, quindi fatevene una ragione.

Emma Nolde. Ha la stessa età di Madame ma tutt’altre visioni. Lei non sa nemmeno che cosa sia la trap e non credo le interessi (sei sicura di sentirti bene?). Diciamocelo però, una come lei era davvero necessaria. Una voce incredibile dal timbro facilmente riconoscibile che insegna anche alle pietre come si canta.

Mara Sattei. È stata soprannominata il pop elegante. Come dare torto alle voci di corridoio. Sicuramente una personalità forte che emerge anche dai suoi brani e dal modo in cui tiene il palcoscenico. Proprio perché, di questi tempi, da una semplice cover su YouTube al palco dell’Ariston è un attimo.

Ariete. L’indie femminile fatta persona. Con la voce di una ragazza innocente ma che sa il fatto suo. È la più emergente delle sue colleghe ma merita di essere nominata. Quindi le diamo questa bella nomination tutta rosa.

Veronica Lucchesi, della Rappresentante di Lista. Artista completamente diversa musicalmente dalle altre citate sopra, e anche con qualche anno in più. Ma per me lei ha una delle voci più belle d’Italia. È uno tsunami che travolge con sé chiunque sia all’ascolto. E attenti lo fa anche attraverso Spotify, quindi abbassate il volume se non volete crepare, oppure crepate contenti.

Photo credits: Facebook Sonolamadame

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