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FocusMagazine

Eurovision Song Contest: Guida ai 20 artisti in gara

EUROPA LEAGUE SONG CONTEST. Lato A
Guida ai 20 artisti in gara dalla A alla I (ma senza passare dall’Italia)

*Alert               = potrebbe contenere del politicamente scorretto
**Postilla         = particolarmente lungo e logorroico
***Disclaimer   = l’autore si esime da qualsiasi nome digitato in maniera inesatta, e da fatti
platealmente infondati

Pareri, consigli, cose da non provare a casa, opinioni non richieste sul prossimo Eurovision Song Contest di Torino. 10-14 maggio. Si gioca in casa. Una finale in Italia. Wow! Che occasione. L’ultima era stata sempre a Torino. Era il 2014. Europa League. Il vincitore fu il solito, manco a dirlo (Si sta bene a Siviglia, con i suoi barbieri). Non può essere un caso. E se lo fosse, allora come si spiegano le olimpiadi del 2006 ed il Club TO Club? 

Può un Eurovision consolarti da una finale di Europa League sfumata in semifinale 8 anni fa? Dubito. Può calmierare una mancata qualificazione ai mondali di dicembre in Qatar? No ovviamente.

E allora? Beh, se c’è qualcuno che guarda Pechino Express, chi Masterchef, chi Sanremo, la MotoGP o Un posto al sole. Ci sarà pure qualcuno che si guarderà il song contest più europeista del concetto stesso di Europa League™? Vediamo di capirci qualcosa.

Albania / RONELA HAJATI = ha grandi responsabiilità addosso. 32 anni. Chiamata a portare in alto un paese musicalmente esigente. Qualche vittoria e partecipazioni a concorsi già in bacheca. È all’apice. L’attesa è molta per l’Elettra Lamborghini di Tirana. Quanto per la finale di Conference League due settimane dopo.

Armenia / ROSA LINN = indubbiamente un outsider. Un misto tra Adele e Laura Pausini con la spensieratezza di Mkhitaryan. Video Bellissimo. Non si dà abbastanza importanza ai video, credo. Sale sul palco per 17esima. Chissà cosa dice la cabala armena. Alfabeto indecifrabile.

Australia / SHELDON RILEY = occhei. Non me lo aspettavo. Chi ti ha invitata Australia?? Lo ammetto. È la prima volta che mi approccio all’ESC. Immagino ogni anno ci sia uno stato ospite da fuori no? Sti immigrati. Furesti. Mi sono dovuto documentare, sommariamente. Per capire che in passato ci hanno suonato già la Cina, la Tunisia, il Qatar (vuoi non invitarlo il Qatar?).
Vabbè Sheldon, benvenuto a Torino insomma, visa on Arrival e te la cavi. Giusto così. Torino diede a Sidney Alex Del Piero, voi ci restituire il favore con Sheldon. Classe 99. Chi ci ha guadagnato? Ad ognuno le sue conclusioni; ma sicuramente Alex.

  • nota del redattore: Giunti al terzo artista mi rendo conto di dover andare più a fondo. Si sta parlando di una competizione nobile. E come tale ha regole complesse; che come tali andranno glissate. Eurovision Song Contest nasce nel 1956 a…Rullo di tamburi…Lugano. Edizione vinta da Lys Assia. Nata e cresciuta in Svizzera. Coincidenze?

    Per capirci la Coppa della Coppe – organizzata dal comitato Mitropa – vede la sua prima finale solo nel 1961. E viene riconosciuta dalla UEFA nel 1963 su proposta dell’allora presidente di FIGC Artemio Franchi.  La finale di Glasgow tra Ranger e Fiorentina, la vinsero i viola. Coincidenze?

Austria / LUMIX feat Pia Maria = come se FaviJ e Rihanna facessero un featuring, però non si perdono una trasferta del Rapid Vienna. Partono 13esimi, ma sono fiduciosi perché almeno c’hanno le palline di Mozart.

Azerbaijan / NADIR RUSTAMLI = sarà sicuramente ospite della Hass nei suoi box al prossimo Gran Premio di Baku del 12 giugno. Classe 99. Coetaneo di Mick Schumacher. Si troveranno bene. Nascerà un gemellaggio. Scriverà l’inno della scuderia probabilmente.

Belgio / JEREMIE MAKIESE = che dire di Jeremie? Forse un pò sprecato. Poteva essere un gran granfondista, piazzarsi alla Robouaix, un paio di Liegi magari. Avrebbe potuto dedicarsi al calcio, gli piaceva da bambino – passione di famiglia -, era nelle giovanili del Gent; qualche giovedì frizzante scarrozzato in giro poteva meritarselo anche lui. Invece ha deciso di cantare, è bravo.

Bulgaria / INTELLIGENT MUSIC PROJECT = ci si aspetterebbe la musica balcanica e invece ti trovi davanti ad un Progetto Musicale Intelligente. Temperatura di servizio 14 – 16°.

Croazia / MIA DMISIC = Francesca Michelin l’hai già fatto l’Eurovision? Correva, velocissimo, il 2016. Usain Bolt a Rio vince il terzo oro olimpico consecutivo nei 100 metri. Con un onestissimo 9,81”. Ad ogni modo aveva 30 anni esatti. Apice della carriera, quasi favorito. Chissà Mia Dmisic come si sente ai blocchi di partenza.

Questa schermata potrebbe essere divisa in due gironi, tipo la Nations League.

Girone A: Cipro – Estonia – Georgia – Finlandia

Un girone davvero difficile da prevedere sulla carta. Partiamo dal presupposto che Cipro ed Estonia sono due contrade rivali dopo la recente sfida di Larnaca vinta dai locali. Ma che si detestano tipo la Torre e l’Onda. Stefan, l’estone, è favorito secondo i bookmakers. Andromache è “muy cipriota”. Speriamo non soffra troppo la rivalità tra il Flora Tallinn e l’Apoel Nicosia. 
Ci sono i Circus Mircus. Faranno uno show pirotecnico, dalla Georgia a Torino senza scali. Sono Carichi. Alla Finlandia non si può che dire “grazie” per aver rispolverato i Dari di Helsinki.
PASSANO: Apoel Nicosia e Dinamo Tbilisi.

Girone B: Germania – Francia – Repubblica Ceca – Danimarca

Possiamo dirlo? Girone di ferro. Piombo. Zinco. Un’altra Lega! La superlega del ESC. Allora fatevi un campionato vostro insomma. Mark Harris è una Rockstar, classico video da cameretta a Gelsenkirchen, poco lontano dallo stadio, un tempo c’era un gran baccano, ora è una zona tranquilla. La Danimarca schiera Reddi, il gruppo di cui la mamma di Christian Eriksen era la seconda chitarra. Ma da quando è nato Chris si è dedicata interamente al figlio. La Francia fa sul serio. Manda il PSG, mica il Lione o il Marsiglia. Cerchiamo di tenere a mente però che fine fanno le campagne europee dei parigini di solito?
Repubblica Ceca classico Underdog. Musica che potrai sentire in almeno 27 locali differenti in tutta Europa + il Regno Unito.
PASSANO: PSG e la Pilsner Urquell.

Grecia / AMANDA GEORGIADI TENFJORD: c’ha talento. È temuta. È temibile. A capodanno credo di aver conosciuto sua cugina. Bravissima ragazza. Una faccia, una razza.

Islanda / SYSTUR: non capisci se sono tre o una. Figlie d’arte da una coppia di musicisti. LA coppia di musicisti. Gli Albano e Romina di Rejikiavik. L’islandese si dimostra essere una lingua neomelodica. WðW.

Irlanda / BROOKE: davvero non sapevo cosa aspettarmi dall’Irlanda. Era da un po che seguivo la musica irlandese, non a caso in cima alla classifica All Time di vittorie all’Eurovision. Booke si dimostra all’altezza.

Ecco 3 pub di Dublino dove non sentirai questa canzone, ma potrai continuare a seguire altra musica irlandese, e probabilmente potresti ordinare una Guinnes:

  • Mulligan’s / 4,2 stelline su Google
  • Kehoes Pub / Indirizzo: 9 Anne St S, Dublin, D02 NY88, Irlanda
  • The Barn House Pub / quest’ultimo in periferia. Ma si può prenotare +353 1 453 3744

Israele / MICHAEL BEN DAVID:

כשהוא לא שר או משחק, מייקל אוהב לבשל ולאפות בזמנו הפנוי.

Che letteralmente significa: “When he’s not singing or acting, Michael loves to cook and bake in his free time.” Non serve sapere altro credo. Fine parte 1 * – sosta tecnica per l’Eurotrip geograficamente poco pratico fatto fino ora.
Giovedì prossimo la prossima partenza direzione Torino Porta Susa. Dove ci aspettano gli Eugenio in via di Gioia.

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